ubuntu@fermo, una settimana dopo.

Ok, mettiamola così: ubuntu@fermo è andata decisamente bene, nonostante le minacce di nevicate abbondanti, i consueti rischi sull’assenza del proiettore, i virus che hanno tentato (senza successo) di impedire ai relatori di raggiungere Fermo e svariati altri piccoli imprevisti che abbiamo dribblato con l’agilità del miglior Pelè dei tempi d’oro.

Ubuntu@Fermo

Doverosi e quantomai meritati i ringraziamenti per il FermoLUG, per la comunità di ubuntu-it, per i relatori che sono arrivati da ogni dove, per le istituzioni che ci hanno concessi gli spazi per la conferenza, per il folto pubblico che si è unito a noi sabato. Un grazie enorme ad ognuno di voi. Il successo di questo evento è tutto merito vostro.Ubuntu@Fermo

Visto che ci sono stati già dei resoconti dettagliati sulla questione, posso concedermi il lusso di parlare di qualche piccolo retroscena. D’altra parte, sono queste le cose che vogliono sapere tutti, no?

Logistica

Cominciamo subito dal punto più delicato e che ha tenuto in ansia l’intera comunità per giorni: Silvia ce l’ha fatta ad arrivare a Fermo, senza sbagliare stazione. Ok, ha ricevuto un piccolo aiutino nell’arrivare fin qui, ma siamo tutti orgogliosi dei progressi che sta facendo da Perugia. Brava!

Vettovagliamenti

Se volete organizzare un meeting nella vostra città, ricordatevi che le attività intellettuali richiedono un’alimentazione sana. Inoltre, noi di ubuntu-it mangiamo. E anche parecchio.

Ubuntu@Fermo

La comunità si è particolarmente contraddistinta nell’apprezzamento di certi aperitivi in un certo bar in Piazza del Popolo, come confermano le testimonianze fotografiche. Qualche giorno fa sono tornato nello stesso bar in compagnia di un’amica e il volto del barman si è rapidamente adombrato quando si è accorto che non stava entrando la consueta combriccola multietnica e poliglotta del fine settimana scorso. Mi spiace, amico barman, non può essere sempre Pasqua (cit.).

Documentazione audio-video

La comunità è ben fornita di appassionati fotografi e la documentazione fotografica è ottima e abbondante. Ci sarebbe anche un video, opportunamente torrentizzato, ma soprattutto depurato da tutti i commenti maligni che il proprietario di questo blog ha espresso inavvertitamente nelle vicinanze della telecamera. A breve, filmati in streaming dei singoli talk saranno inseriti direttamente sul sito del FermoLUG.

I talk

Devo dire che la qualità dei talk è stata piuttosto alta, riscuotendo un notevole successo tra il pubblico, opportunamente interrogato a fine conferenza e nei giorni successivi.

A scanso di equivoci, se vi sentite vicini alla comunità di Debian e notate foto che potrebbero urtare la vostra sensibilità, aspettate di guardare il video completo prima di partire con una distro-flame. L’apparenza inganna, come sempre.

Ah, se organizzate un meeting ricordatevi di tenere allegri i vostri relatori, farà bene ai loro talk. A volte basta poco, qualche dolcetto su un’alzatina e quel fanciullino che è dentro di loro salta subito fuori.

Ubuntu@Fermo

Location, location, location!

Ok, il San Martino è una figata. L’idea era fare il meeting in un luogo più piccino per dare l’impressione del pienone, ma ce l’hanno soffiato all’ultimo. Però il San Martino è una figata, e va bene così.

Quando si organizzano eventi del genere, la location è importante, e le dimensioni contano. Jeremie ne sa qualcosa.

Ubuntu@Fermo

Varie ed eventuali

Probabilmente Ubuntu@Fermo farà il bis l’anno prossimo, vedremo. Sicuramente in un mese con un minore rischio neve e più godibile un pò da tutti: il proprietario di questo blog non può permettersi di trascorrere un’altra settimana ad aggiornare ogni 10 minuti il sito di ilmeteo.it, che tra l’altro ha preso una cantonata clamorosa.

Ubuntu@Fermo

Dimenticavo: bisognerebbe parlare di Cuneo, ma ho firmato un NDA. Se siete curiosi e non riuscite a resistere, provate a chiedere a elleuca.

4 Replies to “ubuntu@fermo, una settimana dopo.”

  1. Salve Andrea, ho molto apprezzato il suo talk sui miti da demitizzare, probabilmente l’unico talk che sono riuscito a seguire con la dovuta attenzione (non perché gli altri fossero meno interessanti, ma perché avevo un sonno pazzesco dovuto al turno di notte e alla mattina insonne causa lavori a casa).
    Il suo talk, l’argomento trattato,il tono di voce, il continuo interagire con gli ascoltatori mi hanno tenuto sveglio (in altri, purtroppo ho fatto fatica…). Complimenti, bel lavoro, da prendere come esempio. Spero che Ubuntu@Fermo si ripeta (fantastica la location, magari la prossima volta mettete anche un link su OSM anzichè su Google maps… ne ho approfittato per mappare un po’ più in dettaglio Fermo), avrei voluto fermarmi con voi a cena, ma tra sonno, moglie e minacce di neve ho preferito lasciar perdere l’idea… mi auguro di conoscervi meglio, e di essere sempre più stimolato a fare qualcosa di utile per tutta la comunità 🙂

    1. Gianfranco, grazie mille dei tuoi complimenti! Il formato del talk ha riscosso interesse anche all’interno della comunità, quindi sarà sicuramente affinato e riproposto nelle prossime occasioni, alle quali sono certo non mancherai e magari ne approfitteremo per scambiare due chiacchiere dal vivo! 🙂

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